Alogenuri alchilici
Il cloruro di metilene abbreviato in DCM fa parte degli alogenuri alchilici composti contenenti un alogeno legato ad un gruppo alchilico che si presentano incolore a temperatura ambiente ma cambiano se esposti alla luce solare. Gli alogenuri alchilici si distinguono in base al numero di gruppi alchilici a cui è legato il carbonio a cui è legato l’alogeno, pertanto possono essere:
- primari
- secondari
- terziari
Gli alogenuri alchilici vengono considerati derivati dagli idrocarburi e sono scarsamente presenti in natura e non solubili in acqua. Sono utilizzati prevalentemente per solventi resistenti al fuoco, refrigeranti e composti farmaceutici. L’utilizzo degli alogenuri alchilici come solventi è stato notevolmente limitato per la loro tossicità e per il loro impatto ambientale. Il cloroformio o triclorometano veniva utilizzato dal 1840 come primo anestetico ma presto abbandonato a causa della tossicità elevata.
Diclorometano o cloruro di metilene
Il diclorometano ha la stessa struttura del metano con due atomi di idrogeno sostituiti da altrettanti di cloro e viene utilizzato nell’industria chimica come solvente ha il suo punto di ebollizione a 40 gradi e fonde a – 97 gradi. Henri-Victor Regnault fu il primo a preparare il cloruro di metilene nel 1840 da allora gli utilizzi del diclorometano sono molteplici. Il diclorometano si presenta come liquido incolore e inodore molto utilizzato nelle attività industriali e artigianali (come solvente, agente sgrassante e di estrazione e per comporre prodotti refrigeranti). Inoltre si utilizza anche per la produzione della schiuma di poliuretano e come sostituto dei fluorocarburi nelle bombolette spray per insetticidi e lacche per capelli. Nell’industria alimentare essendo altamente volatile serve per decaffeinare i chicchi e rendere deteinate le foglie di tè venendo poi eliminato del tutto attraverso la vaporizzazione. Il suo utilizzo viene comunque regolamentato dalla Direttiva Europea 2009/32/CE del 23 aprile 2009, Allegato I, parte II, dove viene fissato un limite massimo di 2 parti per milione (mg/kg) nel caffè tostato in quanto possibilmente tossico se utilizzato in alte quantità. La sua volatilità lo rende ad alto rischio di inalazione.
Indicazioni di sicurezza e salute ambientale
L’inalazione di cloruro di metilene può causare difficoltà di concentrazione, vertigini, affaticamento, nausea, mal di testa, intorpidimento, debolezza e irritazione del tratto respiratorio superiore e degli occhi. Pur essendo tra i solventi clorurati semplici il meno tossico si raccomanda l’utilizzo del diclorometano solamente in laboratorio. Prima era ampiamente usato come sverniciante ma a causa dei rischi sanitari rilevati, a partire dal 1° dicembre 2014 l’immissione sul mercato di svernicianti contenenti diclorometano è sostanzialmente vietata soprattutto perchè veniva spesso utilizzato senza adeguate misure di sicurezza. Pertanto in molti paesi, i prodotti contenenti DCM devono essere muniti di etichette che avvertono dei rischi per la salute e devono comunque essere utilizzati da personale esperto e in ambienti e situazioni che preservino la sicurezza dell’operatore. Secondo l’EPA, la durata atmosferica del diclorometano è molto breve, in modo tale che la sostanza si decompone prima di raggiungere lo strato di ozono pertanto non risulta essere un depauperatore di ozono.