L’acido muriatico, comunquemente reperibile e utilizzato per le pulizie domestiche o professionali e in contesti industriali, è una versione commerciale dell’acido cloridrico. Di per sé l’acido muriatico non è altro che una soluzione che va dal 10 % (soluzione commerciale) al 37 % (soluzione professionale) di HCl.
È caratterizzato da un colore giallino, dovuto alla presenza di ioni di ferro, e da un odore piuttosto intenso e irritante.
Scoperto nel IX secolo dal Persiano Jabir ibn Hayyan, deve il suo nome a Lavoisier, che si ispirò al latino muria (salamoia). Jabir ottenne l’acido mescolando salgemma e vetriolo verde e questo rimase a lungo il composto più utilizzato.
Acido muriatico: l’acido cloridrico per uso domestico
L’acido muriatico, come accennato, è composto da acido cloridrico. Questo è un idracido e la sua formula chimica è HCl (idrogeno + cloro). Appartiene al gruppo degli acidi alogenidrici, così detti perché sono dei composti tra idrogeno e un alogeno.
L’acido cloridrico puro è incolore e si presenta allo stato gassoso quando è a temperatura ambiente. È molto irritante anche solo dall’odore, caratteristica che mantiene in soluzione acquosa. Questo composto trova impiego, nel settore chimico, come reagente. Viene utilizzato altresì per la produzione di PVC e poliuretano o ancora per la sintesi di composti e nell’industria alimentare (E 507).
Questo acido può sciogliere i metalli, eccezion fatta per quelli nobili, come rame e mercurio.
Uno dei suoi impieghi più noti è come prodotto per le pulizie: l’acido cloridrico viene sciolto in acqua e dà vita all’acido muriatico. Per uso specifico, professionale e industriale presenta una concentrazione dal 30 al 37%, mentre per uso domestico si presenta in soluzioni al 10-12 %. La concentrazione si mantiene, in entrambi i casi, al di sotto della soglia limite del 38%, oltre la quale l’acido rilascia fumi o vapori di acido.
Acido muriatico: come si utilizza?
L’acido muriatico, fortemente corrosivo, si utilizza per rimuovere importanti residui di calcare, ad esempio nel WC, tracce di cemento o stucco, macchie di ruggine, per sverniciare e per trattare parti ossidate. Si utilizza puro solo raramente, ad esempio come disgorgante per tubi o per sturare il lavandino, visto il suo elevato potere corrosivo e potenzialmente pericoloso per chi lo maneggia. Più comune la diluizione in acqua nel rapporto 1 a 10, impiegata per la pulizia dei pavimenti.
Quali cautele quando si usa l’acido muriatico?
- Quando si maneggia l’acido muriatico è sempre molto importante proteggere parti del corpo esposte, occhi e mucose.
- L’acido va aggiunto all’acqua in proporzione 1 a 10. Per diluire l’acido è fondamentale procedere versando l’acido nell’acqua e non viceversa (acqua nell’acido) per evitare che schizzi di acido puro possano corrodere la cute. A contatto con la pelle, infatti provoca ustioni anche molto gravi.
- L’acido non va mai aggiunto alla candeggina (e in genere ad altri prodotti): si produrrebbero dei vapori velenosi.
- Non va utilizzato su pietre calcaree, perché le corroderebbe, rovinandole in modo irrimediabile (verificare sempre sulla confezione le raccomandazioni di utilizzo).
Questo prodotto può essere un valido alleato per riportare allo splendore materiali e superfici di diverso tipo, la cosa importante è utilizzarlo e maneggiarlo nel modo corretto.
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