Acido solforico come si forma
Acido solforico formula (H2 SO4) viene preparato industrialmente dalla reazione di acqua con il triossido di zolfo, è una sostanza liquida densa, incolore, oleosa e corrosiva ma è molto importante commercialmente.
Ha un peso specifico di 1.830 a 25° C e si congela a 10,37° C.
Acido solforico a cosa serve
In varie concentrazioni questo acido viene utilizzato per la produzione di:
- fertilizzanti,
- pigmenti,
- coloranti,
- esplosivi,
- detergenti;
- sali e acidi inorganici,
- nella raffinazione del petrolio
- nei processi metallurgici.
Una delle applicazioni più familiari dell’acido solforico è l’impiego come elettrolita in piombo di stoccaggio-acido batterie.
Reattività
Questo acido è molto reattivo e può dissolvere quasi tutti i metalli, può ossidare, disidratare, solfonare la maggior parte dei composti organici. Può perfino carbonizzare.
Inoltre, l’acido solforico, ha una reazione violenta con l’alcool e acqua al cui contatto rilasciare calore. A contatto con i metalli reagisce, in particolare se diluito con acqua, la formazione che ne deriva è, quindi, gas idrogeno infiammabile, con gravi rischi di esplosione.
L’acido solforico è un forte ossidante che potenzia la combustione ma non brucia da solo perché non è combustibile. In questo caso emette prodotti gas velenosi e al termine del processo risultano:
- anidride solforosa;
- triossido di zolfo;
- fumi di acido solforico;
tutti prodotti pericolosi.
Come norma generale è sempre meglio usare molta attenzione nel miscelare acqua e acido solforico, la reazione che ne consegue rilascia calore che può causare esplosioni. È importante procedere aggiungendo l’acido all’acqua e non il contrario.
Produzione
Questo acido viene prodotto da zolfo, ossigeno e acqua attraverso il processo di contatto o il processo con acido solforico a umido. Altri metodi sono meno diffusi, come ad esempio il metodo del metabisolfito il metodo elettrobromuro o l’antico metodo della camera di piombo.
Utilizzo
L’acido solforico viene considerato un prodotto chimico di base importantissimo, tanto che la sua produzione indica il livello di industrializzazione di una nazione. La maggior parte della produzione viene utilizzata per produrre fertilizzanti come: perfosfati, fosfato di ammonio e solfati di ammonio.
Una percentuale ridotta viene impiegata nell’industria chimica per produrre:
- detergenti,
- prodotti farmaceutici,
- resine sintetiche,
- insetticidi,
- coloranti,
- antigelo,
- catalizzatori petroliferi.
Viene anche utilizzato nei processi di acidificazione dei pozzi petroliferi, per il trattamento delle acque, per la riduzione dell’alluminio o per il dimensionamento della carta.
Sicurezza
In laboratorio
Uno dei più grossi pericoli dell’acido solforico è che può provocare ustioni molto gravi, soprattutto se usato ad alte concentrazioni. Questo aspetto ci deve indurre a maneggiare con cura ed attenzione il prodotto per evitare ustioni della pelle, usando sempre i dispositivi di protezione.
Inoltre, a causa del forte potere ossidante, questo acido corrode molti metalli e può danneggiare anche altri materiali.
È importante maneggiare con cura questa sostanza e conservarla in contenitori di materiale non reattivo, ad esempio il vetro.
Nelle industrie
Oltre ai pericoli di corrosività ed ustioni della pelle, questo acido può provocare gravi danni da inalazione di aerosol. L’esposizione ad alte concentrazioni provoca una forte ed immediata irritazione sia delle vie respiratorie che degli occhi e delle mucose.
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